Tra il 28 e il 29 aprile la Società Friulana di Archeologia, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Udine, ha ospitato ad Aquileia un incontro internazionale di studi dal titolo Archeologia e Documentazione Fotografica d Archivio. Dal dagherritopo all avvento della fotografia digitale. Per due giorni i maggiori studiosi nazionali hanno dibattuto sul delicato tema dell’uso della fotografia nello studio dell’antichità. Molti e inaspettati gli spunti offerti.

I lavori di studio sono stati suddivisi in tre sezioni: scavi in Aquileia, scavi in Italia, scavi e rinvenimenti all’estero. Per la prima sezione si è distinto l’intervento di Stefano Magnani, docente di Storia Romana presso l’ateneo friulano, e Maurizio Buora: negli anni ’60 gli scavi per la realizzazione delle fognature di Aquileia hanno portato alla luce resti architettonici ed epigrafici di straordinaria importanza, che spesso sono andati perduti o non si sono conservati. Attraverso la documentazione fotografica dei lavori, i due ricercatori stanno tentando di ricostruire quel patrimonio di testimonianze perdute. Sorpredente, per la sezione scavi in Italia, il lavoro della studiosa Elizabeth J. Shepherd, responsabile per il Ministero dei Beni Culturali dell’Areofototeca Nazionale. L’archivio, il più grande a livello nazionale, conserva le foto aree dell’Italia prima dei bombardamenti alleati, unica testimonianza di molti siti archeologici oggi danneggiati o perduti. Per la sezione estera i lavori si sono incentrati sulle regioni orientali, Siria, Cirenaica e Frigia, a testimonianza degli stretti legami tra il Friuli e il Vicino Oriente, anche a livello universitario. Una menzione particolare alle ricerche di Ludovico Rebaudo, docente di Storia dell’Arte Antica presso l’Università di Udine, che sta tentando di identificare i resti di un antico porto romano nell’isola di Gorgo, nella laguna di Grado, di cui restano poche testimonianze in alcune fotografie risalenti al 1917.

La Società Archeologia Friulana, nata nel 1989, si propone di salvaguardare e valorizzare l’enorme patrimonio archeologico e culturale del nostro Friuli. La sede storica si trova a Udine, nella Torre di Porta Villalta, ma questo non impedisce un respiro molto ampio: da diversi anni gli studiosi della Società hanno messo le loro conoscenze al servizio degli scavi di Paestum. Il prossimo appuntamento? Il XII Festival internazionale della Storia di Gorizia e la XLVII Settimana di Studi aquileiesi.

Lascia un commento