Si conclude stasera la tredicesima edizione di FMK International Short Film Festival Pordenone, preziosa risorsa culturale e momento d’incontro per giovani e adulti, che anche quest’anno ha offerto ai più appassionati cinefili, ai curiosi di passaggio e ai bambini più famelici di storie e immagini un programma all’insegna dell’internazionalità.

I migliori cortometraggi di ogni angolo del mondo hanno popolato la  lussureggiante foresta della sigla FMK– realizzata dalla vincitrice del  Premio Qualità FriulAdria 2014  Réka Bucsi in collaborazione con Zsuzsanna Kreif-nel cuore della quale un gruppo di esploratori, “denudati” di ogni convenzione e pregiudizio, si abbandona alle meraviglie imprevedibili della realtà quasi rousseauniana che li circonda, potendone così cogliere  il valore più autentico.

Lo slogan presentato da FMK, “Esplorare il mondo, conoscere gli altri per (ri)conoscere se stessi”, riafferma come il tema dell’ integrazione, ovvero la ricerca di se stessi nell’altro , assuma una centralità sia nell’ambito sociopolitico che artistico: dopotutto, quale mezzo migliore di quello audiovisivo poteva rivolgere uno sguardo di critica al clima di occlusione e isolamento in cui è recentemente sprofondata l’Europa?

In queste serate di intenso cinema, registi, disegnatori e attori provenienti dalle più disparate nazionalità ( Turchia, Francia, Regno Unito, Finalndia, Australia, Stati Uniti, etc..) si sono passati il testimone dell’universalità di questo linguaggio artistico, lasciando ognuno un’impronta profondamente diversa, sotto il profilo tematico, tecnico e culturale.

Abbiamo visto gli espedienti più incredibili per convertire la brevità del film da vincolo a mezzo più versatile di comunicazione artistica e creativa:  da una manciata di minuti il regista Virtùc ha estratto, come un maestro del prestigio, i momenti più intensi e intimi delle nostre giornate, con The Pleasure Of  (Lussemburgo/Italia 2012, 2′ );  al contrario Ben Mallaby ci svelerà questa sera le tensioni più recondite che covano dietro al’apparente normalità, in While You Were Away (Regno Unito 2015, 5’54”).

I cortometraggi d’animazione, dopo averci fatto compiere un viaggio interplanetario con Love e Einstein 100: The General Theory of Relativity, ci caleranno oggi nel panorama muciale californiano degli anni 80’, con il video dedicato a Kim Gordon dei Sonic Youth California Inspires Me: Kim Gordon, di Freddy Arenas (Stati Uniti 2015, 2’45”) e nelle alle surreali situazioni tratteggiate con tinte sgargianti da Zsuzsanna Kreif e Borbála Zétényi, con Limbo Limbo Travel (Francia/Ungheria 2014, 15′).

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