La casa editrice “Biblioteca dell’immagine”, aperta nel 1985, quest’anno festeggia trent’anni di libri. Pubblicando opere riguardanti tematiche ambientali e di salvaguardia del patrimonio culturale, fornisce un’immagine diretta e viva del territorio. Il catalogo è composto da opere di Ezio Vendrame, Marco Paolini, Massimiliano Santarossa, Stern, Scarpin, Zanzotto, Meneghello, gli immancabili Mauro Corona e Davide Toffolo e altri scrittori emergenti.
Lungi dal voler essere nostalgico, l’editore Giovanni Santarossa, in un commento affettuoso e grato, definisce la collaborazione con i vari scrittori, ai quali la Biblioteca dell’immagine ha dato voce negli ultimi anni, un momento di crescita fondamentale per la casa editrice.
Tra gli ultimi progetti c’è quello di aver recuperato e riattualizzato nelle maggiori librerie antiquarie, i resoconti di viaggio compiuti in Italia da 250 scrittori e 450 disegnatori, con lo scopo di realizzare delle tavole che descrivessero ciò che vedevano con i loro occhi. Tavole di fine Ottocento che raccontano il Bel Paese da Nord a Sud, rimaste per anni nei cassetti e che ora finiranno in un grande progetto, una nuova collana, targata “Biblioteca dell’Immagine”. E chissà, tra un sole e una coca cola ghiacciata, potrebbe nascere l’ispirazione per un viaggio tutto italiano.
Santarossa, che con i suoi aneddoti ha l’abilità di incantare il pubblico, dichiara che il libro ha la facoltà di far cambiare una persona, di farla sorridere; ebbene il libro è quello strumento che durante Pordenonelegge è capace di far fare aprire a un ragazzo una porta ad un’anziana, perché quando si è circondati da persone che sorridono e sono appagate nell’essere a loro volta attorniate da qualcosa che amano, viene da sorridere!
In conclusione, per ricordare il trentesimo anniversario della casa editrice friulana, è giusto riportare le parole con cui Santarossa la definisce, ovvero
come una casa dalle solide fondamenta.
Forse siamo come queste mura o come gli alberi che ci circondano.
Vecchi e giovani nello stesso momento.
Irene Rondo nata il 3 marzo 1997 a Pordenone. Frequenta il quarto anno di liceo classico. È appassionata di scrittura, fin da piccola ha l’ambizione di diventare giornalista, ma soprattutto dell’ambiente, passione che coltiva prendendo spesso parte a proteste per il rispetto degli animali e dell’ ecosistema. Seppur meno amante del greco, il motto che più la contraddistingue è proprio di Socrate: conosci te stesso.
