È stato presentato oggi al Ridotto del Teatro Verdi il testo teatrale Racconti di una città industriale di Bruna Braidotti, autrice e interprete dell’omonimo spettacolo già presentato più volte nell’ultimo anno.

Sul palco, a raccontare la storia industriale di Pordenone e a commentare il volume, c’erano anche Nico Nanni e Fulvio Comin.

La storia industriale della città comincia dall’acqua delle numerose rogge e del Noncello, che permettono la produzione di energia elettrica e quindi il fiorire, nel corso dell’Ottocento, di numerosissime manifatture legate alla lavorazione di ferro, rame, seta e cotone. Pordenone aveva una così alta concentrazione di imprese che veniva emblematicamente chiamata “Manchester d’Italia“.

L’industria pordenonese continua a svilupparsi nel corso del Novecento grazie alla fondazione di quelle che sono diventate le più importanti aziende non solo della città, ma anche del Nordest: Savio, Locatelli e soprattutto Zanussi, la cui impresa è iniziata nel 1916 con quattro operai, per arrivare poi ai 250 del 1946 e ai 13000 del 1968, anno della tragica morte di Lino Zanussi.

Il racconto prosegue fino ai nostri giorni e al racconto della crisi che, come ben sottolineano i relatori, non significa blackout totale, infatti sono attive sul territorio imprese dall livello produttivo qualitativamente alto. La crisi, dunque, è dunque l’occasione per riscoprire talenti e potenzialità: quello che la Braidotti lascia è dunque un positivo messaggio di fiducia, perché non può certamente essere andato perduto il DNA imprenditoriale dei pordenonesi.

L’autrice evidenzia l’importanza che il racconto di questa storia ha avuto per lei, pordenonese d’adozione, ma soprattutto si augura che possa stimolare in particolare i più giovani a porsi domande sul presente e sul passato della città in cui vivono.

Non rimane dunque che segnare in agenda la data del prossimo spettacolo che, si comprende bene anche dalla presentazione del testo teatrale, vale certamente la pena di essere visto.

Per maggiori informazioni consultate il sito della Compagnia di Arti e Mestieri .