Anche questa 50° edizione di Vinitaly è giunta al termine e come ogni anno la nostra regione torna a casa con un ricco bottino. La prestigiosa fiera del vino italiano inizia col botto per il Friuli-Venezia Giulia; subito il ministro per le Politiche agricole Martina esprime un pensiero di stima verso la nostra regione, sottolineando come l’Università degli Studi di Udine sia al primo posto in Italia per la ricerca in abito vitivinicolo. Gli studi sulla resistenza alle malattie della vite, hanno portato scoperte sensazionali che sono valse, dunque, queste parole ricche di soddisfazione che sicuramente portano prestigio a regione e università.

Nello specifico queste scoperte permetteranno alle viti di vivere di più grazie al fatto di essere più resistenti alle malattie che comunemente le aggrediscono, riducendo così drasticamente il quantitativo di fitofarmaci utilizzati e quindi migliorando la qualità dell’ambiente oltre che produrre un serio abbattimento dei costi; del resto la nostra regione ha da sempre avuto un patrimonio vitivinicolo molto importante e sempre ha saputo innovarsi mantenendo però inalterata quella passione e quella tradizione tipica delle nostre terre.

In questi ultimi anni però due cultivar hanno preso il sopravvento: sono quella del Glera, da cui otteniamo il prosecco e quella del Pinot Grigio, da cui si ottiene l’omonimo vino. Due prodotti che stanno sempre più trainando questo settore verso picchi di export mai raggiunti prima; tutto il mondo vuole questi prodotti, ottenuti tra il Friuli ed il Veneto, che tanto deliziano i palati di chi li consuma.

Non solo di grandi produzioni però si è parlato a questo Vinitaly, ma anche di realtà un po’ più piccole come quelle della Ribolla Gialla e del Refosco, due dei vitigni regionali più amati in patria e all’estero. Si tratta essenzialmente di vitigni autoctoni, sempre stati tipici del Friuli-Venezia Giulia che solo negli ultimi anni, specialmente per la Ribolla Gialla, hanno trovato un serio apprezzamento anche al di fuori dei confini regionali. In momenti come quello presente, dove le grandi DOC del vino la fanno da padrone, è sempre bello potersi godere qualche piccola realtà che magari vivrà si nel piccolo mondo della gestione unicamente familiare, ma che sa regalare dei prodotti davvero stupefacenti, per qualità e amore per il proprio mestiere.

Abbiamo la fortuna, non smetterò mai di ripeterlo, di vivere in una regione che offre un panorama vitivinicolo estremamente ampio, dandoci la possibilità di gustare rossi importanti di grande invecchiamento e bianchi superlativi. Ricevere poi, dei così bei complimenti dalle più alte cariche dello stato non può che far piacere e fa capire che siamo sulla strada giusta.

Avanti tutta Friuli-Venezia Giulia, verso un mondo diVino!

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