Uno dei posti più affascinanti di Trieste, specialmente nella tarda primavera-estate, è senz’altro il parco di San Giovanni. Nulla ha a che vedere con la Trieste più conosciuta: infatti è un luogo posto sul col San Giovanni, lontano dal mare e dalla vita turistica delle rive. Tuttavia la tranquillità e la freschezza che si respira in questo luogo non ha pari in tutta la città.

Inizialmente il parco era un manicomio. Aperto nel 1908, venne chiuso in seguito alla legge Basaglia del 1978. Si possono ancora osservare le mura che delimitavano quest’area. Era una città nella città e i pazienti non potevano mai uscire, dentro avevano tutto ciò che serviva per vivere. Ancora oggi sono presenti la cappella (diroccata), la cucina, la lavanderia e tutti i vari dipartimenti.

Icona di questo luogo è il Marco Cavallo, un enorme cavallo di legno cartapesta di colore blu costruito in uno stabile del manicomio nel 1973 e che diventò il simbolo della lotta contro le case di cura e della legge 180. Costruito all’interno di uno stabile, ci si accorse in seguito che era troppo grande per uscire dal portone; il cavallo venne quindi lanciato contro l’ingresso, distruggendolo parzialmente, e questo diede un significato ancora più forte alla costruzione del Marco Cavallo.

Dopo la chiusura, nel 1987 iniziarono i lavori di restauro e riqualificazione dell’area che venne trasformata in un stupendo parco. Oggi vi trovano luogo alcuni dipartimenti dell’Università di Trieste (STAN e Geologia), si tengono conferenze, feste e incontri di ogni genere. Uno splendido museo di minerali è uno degli ultimi edifici che si incontrano prima di uscire dalle mura in Via Fabio Severo.

Una cosa che però lo rende unico è un enorme roseto che nella tarda primavera fiorisce dando luogo a colori di ogni genere ed effluvi magici. Questo roseto è stato inaugurato nel 2009 e presenta circa 5000 varietà di rose differenti!

Tra giugno e luglio si ha il massimo splendore di questo gioiello. Questa meraviglia colorata ci fa capire come Trieste non sia solo mare, Barcola e Piazza Unità, ma, nascosta in qualche angolo, ci sia una anima verde, sensibile e profonda, distante anni luce dalla superficialità della zona marina turistica.

Il parco di San Giovanni vuole essere una porzione della parte sommersa appartenente ad un iceberg enorme. Un iceberg di nome Trieste.

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