Il 22 aprile esce Avengers: Age of Ultron. Da buon appassionato di cinema e fumetti, è ovvio che attenda quest’uscita con non poca trepidazione. E non sono il solo, essendo l’ultimo film di Joss Whedon il cinecomic più atteso dell’anno, già quotato come vincente al botteghino. Per chi non lo sapesse, cinecomic è un neologismo utilizzato per designare l’adattamento su grande schermo di un fumetto, per la precisione nel campo dei supereroi. Oggi sono la moda del momento, e ogni grande major cinematografica vuole avere la sua fetta di gloria in questo nuovo panorama artistico. Il perché di ciò va cercato nei profitti che questi film fanno.

Basti pensare all’incredibile Universo Cinematografico Marvel, creato dalla Marvel Studios, che conta per ora di ben undici film e due serie tv , tutti collegati tra di loro per ambientazione e personaggi. La “distinta concorrenza” DC Comics non è voluta rimanere indietro, dando vita a un proprio universo cinematografico distribuito dalla Warner Bros a partire da Man Of Steel (2013). Altro universo condiviso da ricordare, quello degli X-Men della Fox, con un franchise da ben sette film. La saga reboot di The Amazing Spider-Man non è stata altrettanto fortunata, a tal punto da spingere la Sony verso un accordo con i Marvel Studios, per inserire il personaggio all’interno del loro Universo Cinematografico.

Ma sono molti, moltissimi i film tratti dai fumetti – anche non riguardanti i supereroi – e per chi fosse interessato, ho stilato una lista di alcuni che consiglio vivamente, e altri che direi di evitare senza problemi.

Da vedere:

  • Iron Man (2008) di Jon Favreau. Ben strutturato e divertente.
  • Sin City (2005) di Robert Rodríguez. Fedele al 100% al fumetto, forse anche troppo.
  • La Trilogia di Batman (2005-2008-2012) di Christopher Nolan. Un’epocale rivisitazione realistica del Cavaliere Oscuro; apprezzabile anche da chi non ama il genere superoistico. Il secondo rimane il migliore.
  • Scott Pilgrim vs The World (2010) di Edgar Wright. Fedele al punto giusto, con un ottimo ritmo.
  • Hellboy II: The Golden Army (2008) di Guillermo del Toro. Forse non ricalca i toni cupi dell’opera di Mignola, ma funziona e intrattiene.
  • The Adventures of Tintin (2011) di Steven Spielberg. Una gioia per gli occhi che mantiene lo spirito d’avventura di Hergé.

Da evitare:

  • Batman & Robin (1997) di Joel Schumacher. Kitsch e a tratti imbarazzante.
  • Daredevil (2003) di Mark Steven Johnson. Indelebile scivolone nella carriera di Affleck.
  • Catwoman (2004) di Pitof . Decisamente da dimenticare.
  • The Spirit (2008) di Frank Miller . Oltre che brutto, non azzecca nemmeno un po’ lo stile e i toni del capolavoro di Eisner.
  • Iron Man 3 (2013) di Shane Black. Il classico caso di sequel che stroppa.
  • Sin City: A Dame To Kill For (2013) di Robert Rodríguez. Esagerato, persino per il genere.

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