Magia della regione Friuli Venezia Giulia: avere a portata di mano, ovvero a meno di un’ora di automobile, la possibilità di sciare, arrampicare, nuotare, visitare città d’arte e siti archeologici. Dal punto di vista naturalistico è difficile trovare in altre regioni italiane tanta biodiversità. Senza soluzione di continuità abbiamo paesaggi lagunari, la pianura, i Magredi, la zona Prealpina, la zona Carsica e finalmente la zona Alpina, con quel gioiello denominato “Parco Naturale delle Dolomiti Friulane”, patrimonio dell’Unesco.

Uno scenario ideale per svolgere una gamma di attività sportive che ha dell’incredibile. Forse non tutti sanno che ci sono delle gole naturali che consentono di svolgere canyoning, disciplina che permette di camminare nei fiumi, nuotare, e calarsi nel vuoto parallelamente allo scorrere delle cascate: esperienza da brivido, ma in totale sicurezza. Oppure delle pareti di roccia, come la falesia, sulle quali è possibile sperimentare tutto quello che si è imparato sull’arrampicata nelle palestre cittadine attrezzate. E poi rilievi per lo sci alpinismo, un’infinità di sentieri per raggiungere le vette più suggestive.

In un contesto così articolato il C.A.I. di Pordenone (Alpinismo giovanile) svolge un importante ruolo nella promozione di queste attività, con un calendario sempre ricco di suggestioni. Ci sono le escursioni, dalle cjaspolate sulla neve, alle impegnative ferrate, alle più semplici passeggiate all’interno di paesaggi meravigliosi. Per i più ardimentosi, in collaborazione con la scuola “Val Montanaia”, i corsi di arrampicata all’interno della palestra “Ex fiera”, in pieno centro cittadino. E poi gli incontri formativi, i convegni, i dibattiti, spesso arricchiti con proiezioni video, a volte con la presentazione di volumi attinenti. L’associazione pordenonese ha inoltre un notiziario che dal 1993 informa sistematicamente i soci. La storia del CAI affonda le sue radici nel lontano 1863, a Torino sugli entusiasmi di una celeberrima salita al Monviso, protagonisti Quintino Sella (si, il grande statista italiano), Giovanni Barracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert. La sezione di Pordenone è nata invece nel 1925, con ben cento iscritti, presidente Rino Polon.

E’ evidente come questa realtà interagisca, grazie a tutta la molteplicità delle proposte, col territorio circostante e le istituzioni. Particolarmente importante è l’aspetto dell’aggregazione giovanile. Si formano dei gruppi che condividono esperienze importanti, come ad esempio durante il trekking estivo annuale attraverso diversi rifugi, quando ci sono momenti in cui la fatica diventa un elemento di unione tra i ragazzi, che quindi si ritrovano ad affrontare insieme il raggiungimento di un obiettivo comune.

I ragazzi dell’Alpinismo giovanile hanno anche una pagina Facebook.

Per maggiori informazioni visitate anche il rinnovato sito dell’associazione!

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