Giacomo Pellegrini
Classe 1993, quinto di cinque fratelli, con una propensione verso i crostacei e i classici; vivo tra Casarsa, Venezia e Milano e vorrei diventare uno sceneggiatore. Indeciso e scettico su ogni cosa, scrivo per guardarmi attorno e descrivere dove mi trovo, al di là del mio effettivo stato in luogo.
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Articoli dell'autore
Le Radici di Sgorlon
Quando andavo alle elementari, le maestre ci facevano recitare la nascita di Nostro Signore nei testi friulani di un certo Carlo Sgorlon. Titubante, quando lo
Scipio e il Teatro
Tocca pure questo: studiare il teatro di Ibsen. Non che la cosa mi dispiaccia ma sicuramente si potrebbe approfondire altri grandi autori teatrali, che ne
Quel Crudele Giovedì Grasso
Un secolo dopo che Venezia aveva conquistato la Patria del Friuli, i privilegi esercitati dal clero e dalla nobiltà avevano fatto aumentare il malcontento popolare.
Perché Caporetto?
Il soldato era stanco, ed in qualche settore si era commesso l’errore di farlo patire la fame, con i monti di roba che si trovava
Storia di un Patriota Giuliano
Da friulano campanilista e provinciale, non ho mai avuto una grande simpatia per la città di Piazza Unità, della Barcola e che vuole sembrare una San
Il Tempo per respirare
Dopo la conquista di Costantinopoli, avvenuta il 29 maggio 1453, i turchi, popolazione di origine altaica di tradizione bellicosa e nomade e da poco convertitosi all’Islam, decisero
Sotto i colpi del nemico
30 ottobre 1917 Fulminato dal dolore, in preda alla piú viva trepidazione, assisto al ripiegamento del nostro esercito dopo il rovescio di Caporetto, e vedo
Sottomissione di Michel Houellebecq
La settimana dell’attacco alla propria sede, la redazione satirica della rivista Charlie Hebdo aveva preso in giro, nella prima pagina, il libro che lo scrittore francese Michel
Non sopporto questo teatro
Tutto quello che non sopporto ha un nome. Io, per esempio, non sopporto questo tipo di teatro. Non sopporto questi monologhi estrapolati dai romanzi, perché distolgono completamente
Eretici contro: La Rabbia di Pasolini e Guareschi
Perché la nostra vita è dominata dalla scontentezza, dall’angoscia, dalla paura della guerra, dalla guerra? È questa la domanda a cui i registi di questo