A Trieste, poco lontano dal centro e a due passi dalle rive, nel quartiere di Cavana, si trova uno dei luoghi culturali più importanti della città, il Museo Revoltella. Situato nell’omonimo palazzo che un tempo era la dimora del barone Pasquale Revoltella, una delle personalità più facoltose e significative nel panorama triestino di metà ottocento, oggi il museo ospita una collezione di quadri, dipinti e sculture piuttosto cospicua e di valore, con opere appartenenti a diversi periodi storici, dalla pittura italiana del tardo diciannovesimo secolo fino ad arrivare all’arte concettuale del secondo novecento.

Il museo nasce nel 1872, inizialmente come galleria d’arte, per volontà dello stesso barone Revoltella, il quale decide di lasciare al Comune di Trieste il palazzo in cui risiedeva, con tutti gli arredi e le opere artistiche che si trovavano all’interno. Con il tempo, grazie alla notevole eredità finanziaria donata al Comune dal barone e grazie alla cura e alle attenzioni dei vari direttori del Revoltella, la collezione del museo si è arricchita, in breve tempo, di numerosi quadri e sculture di elevato valore e interesse artistico. Proprio per questo motivo, a partire dal 1963, l’area espositiva del museo è stata estesa anche agli interni dei due palazzi attigui (palazzo Brunner e palazzo Basevi). L’ampliamento, inizialmente affidato all’architetto Carlo Scarpa, è stato concluso solo nel 1991 dall’architetto Giampaolo Bortoli.

Attualmente, il Museo copre un’area espositiva di 4000mq e ospita al suo interno circa 350 opere di scultura e pittura distribuite su sei piani tematici: i primi due piani, che si sviluppano all’interno delle antiche sale del palazzo Revoltella, ospitano una ricostruzione precisa degli spazi abitativi e degli interni delle stanze dove il barone era solito risiedere; al terzo piano, invece, spostandosi nel vicino palazzo Bruner, sono esposti gli autori italiani del secondo Ottocento italiano; al quarto piano si trovano gli acquisti effettuati – tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale – alle Esposizioni internazionali al quinto piano gli artisti del primo Novecento a Trieste e in Italia e,in una galleria più piccola, gli artisti del Friuli-Venezia Giulia degli ultimi cinquant’anni (Zigaina, Afro, Dino e Mirko Basaldella, Spacal, Perizi) mentre i protagonisti del panorama nazionale del secondo Novecento (Fontana, Burri) trovano posto nella grande sala del sesto piano che si apre alla vista della città e del mare. Da qui si può uscire sulla grande terrazza del museo e vedere uno splendido panorama sul golfo di Trieste. Nelle sere d’estate, inoltre, in questi spazi si trova anche un piccolo caffè che organizza eventi musicali di vario genere.

Situato in via Diaz 27 e facilmente raggiungibile, anche con mezzi pubblici, da qualsiasi punto della città (dalla stazione o da piazza Libertà bus n.8 e 30, da piazza Goldoni bus n.9 o 10), il Museo è visitabile tutti i giorni della settimana eccetto il martedì, che è giornata di chiusura, dalle ore 10 alle 19. Il prezzo di un biglietto intero è di 7 euro (ridotto 5 euro).

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